Un progetto di

#NEWS

Claudio Visentin, Scuola del Viaggio: ecco come abbiamo ripensato il viaggio d’istruzione

Intervista a Claudio Visentin, professore di Storia del turismo all’Università della Svizzera Italiana e ideatore della Scuola del Viaggio, partner di azionamenti | Laboratorio di possibilità.

Claudio, quali sono stati gli elementi del progetto azionamenti | Laboratorio di possibilità che vi hanno spinto a “salire a bordo” di questa iniziativa?

Da tempo desideravamo collaborare con i professori e con gli studenti, ma non è facile entrare nel mondo della scuola. In passato non siamo mai riusciti ad andare oltre ad alcune iniziative individuali, anche molto interessanti, con alcuni insegnanti o i singoli istituti. Azionamenti | Laboratorio di possibilità ci ha aperto le porte di un grande numero di scuole nel modo migliore possibile, creando i presupposti per creare un ambiente positivo e dinamico, dove le attività sul viaggio d’istruzione sono state inserite in una cornice più ampia, creando una contaminazione positiva con altri aspetti del percorso educativo.

Quali sono stati gli obiettivi dell’attività di riscoperta del viaggio d’istruzione?

Siamo partiti con un ripensamento dalle fondamenta del viaggio di istruzione. in una prima fase progettuale abbiamo lavorato insieme agli insegnanti, mettendo a punto insieme a loro un nuovo modello d’azione che interpretasse il viaggio, indipendentemente dalla distanza, come momento per gli studenti per conoscere un luogo nuovo anche attraverso il racconto delle persone che lo abitano. In seguito, i nostri collaboratori sono andati nelle classi e hanno offerto agli studenti nuove tecniche espressive nel campo della scrittura, della fotografia e del video. Abbiamo ripensato il viaggio d’istruzione come un racconto, la cui cornice è stata disegnata dai professori mentre i contenuti sono stati interamente affidati agli studenti.

Con quali modalità vi siete approcciati alle scuole?

Siamo partiti innanzitutto dall’ascolto, senza formule calate dall’alto, senza soluzioni “chiavi in mano”. Ci siamo messi sullo stesso piano dei professori con i quali abbiamo stabilito fin dal principio una sola regola: tutto può essere messo in discussione. Durante questi scambi abbiamo imparato che la distanza percorsa non è ciò che conta in un viaggio d’istruzione, che la dimensione locale è un elemento che andrebbe valorizzato più spesso in questo tipo di esperienze, e che è importante far sentire i giovani protagonisti, facendosi un po’ “da parte” e lasciando campo libero alla loro curiosità e creatività. In questo contesto, abbiamo fornito agli studenti alcune nozioni di base di fotografia, montaggio video, scrittura di viaggio, perché crediamo che il racconto di un’esperienza sia fondamentale per comprenderne i significati più profondi. Ci siamo quindi fatti da parte anche noi, lasciando insegnanti e studenti liberi di partire verso la propria destinazione.

Quali sono stati i riscontri degli studenti e dei professori?

Nell’insieme e quasi senza eccezioni i risultati sono stati sorprendenti! Tutte le classi hanno partecipato con entusiasmo, anche quelle che in un primo tempo sembravano meno motivate. Non a caso la qualità dei risultati finali è stata molto superiore anche alle nostre più rosee aspettative.

Rinnovare il viaggio d’istruzione per rinnovare, più in generale, anche il modo di vivere la scuola da parte di insegnanti e studenti: ti ritrovi in questa visione? Qual è il tuo parere in merito?

Il viaggio d’istruzione è, forse, l’aspetto della didattica che maggiormente ha bisogno di essere ripensato e rinnovato. Inoltre, anche a causa della pandemia, diverse scuole avevano sospeso completamente i viaggi ed è stato sorprendente vedere con quanta energia sono state in grado di ripartire, verso nuove direzioni. Il lavoro sul viaggio d’istruzione ha beneficiato dell’energia che tutte le diverse fasi di Azionamenti hanno messo in circolo nelle scuole: passione, motivazione, innovazione.

A conclusione delle attività puoi affermare che… siamo orgogliosi di avere partecipato a questo progetto. I risultati ci hanno sorpreso e sono stati una nota di ottimismo e di fiducia in un momento spesso faticoso per il mondo della scuola. Abbiamo particolarmente avvertito e apprezzato il lavoro che Fondazione Cariplo e Cariplo Factory hanno compiuto per creare intorno a noi il un contesto di lavoro favorevole

Potrebbero interessarti anche: