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Un anno di azionamenti: il punto di vista di Fondazione Cariplo

Dopo una lunga fase di preparazione e di studio dei dati disponibili – a cominciare da quelli elaborati in occasione del primo Rapporto sulle DiseguaglianzeFondazione Cariplo ha dato il via nell’ottobre 2023 al primo progetto di contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico per le scuole superiori della Lombardia e del Piemonte Orientale.

I riscontri ottenuti dai dirigenti scolastici e quello che abbiamo imparato nel corso del primo anno di progetto

azionamenti | Laboratorio di possibilità, realizzato con il supporto di Cariplo Factory e il contributo di Evaluation Lab di Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, si è posto fin da subito l’ambizioso obiettivo di portare nelle scuole stimoli e idee nuove, e lo ha fatto tramite professionisti e realtà specializzate che hanno saputo mettersi sullo stesso piano degli studenti e coinvolgere questi ultimi nelle attività del progetto, insieme ai docenti.

A distanza di dodici mesi, molti segnali ci fanno intuire che la strada percorsa è quella giusta: secondo gli stessi dirigenti scolastici, azionamenti è riuscito a offrire agli studenti e alle studentesse coinvolte “uno sguardo sui futuri possibili” (secondo Lucia Gregoretti, preside dell’ICS Fermi di San Giuliano), “aprendo i loro orizzonti” ( Daniele Pitturelli, preside dell’IIS Stradivari di Cremona) e rendendoli “protagonisti delle attività svolte” (Marianna Pavesi, preside dell’IS Fermi di Mantova) gettando le premesse per ottenere “un impatto di lunga durata” (Valentina Soncini, preside dell’IIS Enzo Ferrari di Monza).

Anche Fondazione Cariplo ha potuto imparare molto da questo progetto: il team dedicato ha avuto l’opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza della realtà dei giovani che vivono quotidianamente la scuola, oltre a raccogliere in presa diretta i dubbi e le incertezze affrontate dai docenti in prima linea nel rapporto con gli studenti. Il monitoraggio e l’analisi dei risultati del progetto ci consentirà, in questo senso, di poter disporre in futuro di ulteriori dati per generare un impatto anche al di fuori del contesto più propriamente scolastico, coinvolgendo le famiglie, gli amici, e la più ampia “comunità educante” che circonda i pre-adolescenti e gli adolescenti di oggi.

Il ruolo delle relazioni umane e l’importanza di un intervento sistemico contro la dispersione scolastica

Si conferma fondamentale, in questo contesto, la componente umana: la necessità di attivare una vera e propria “rete di sostegno” composta da adulti e professionisti capaci di ascoltare e di offrire stimoli di consapevolezza, con la finalità di supportarli in un percorso di autodeterminazione e scelta informata in merito al proprio futuro, scolastico e professionale.  Sul lungo periodo, riteniamo che questa rete di rapporti e relazioni debba essere inquadrata all’interno di un più ampio intervento “di sistema” tra tutti gli attori coinvolti e le diverse competenze in chiave tecnica, tecnologica, infrastrutturale, psicologica, sociale: nel nostro progetto abbiamo provato, per la prima volta, a sperimentare un approccio che tenesse insieme tutti questi elementi, sia pur su una scala limitata alle scuole aderenti.

Questo primo anno di azionamenti va quindi inteso come un progetto pilota che ha avuto un impatto positivo, ma che nondimeno deve andare incontro a ulteriori miglioramenti: sia per quanto riguarda il bilanciamento tra le attività previste dal progetto e il calendario delle scuole, sia per quanto riguarda la possibilità di ampliare ulteriormente quei momenti di scambio tra studenti e docenti, tra studenti e professionisti esterni e tra studenti stessi in uno spazio vissuto come “neutro” e non giudicante. I feedback che abbiamo ricevuto durante gli incontri dedicati con i docenti ci hanno confermato, in fondo, proprio questo: che azionamenti è stato innanzitutto un’occasione di aggregazione, capace di creare (o di ricreare) connessioni tra studenti, professori, e il resto del mondo che li circonda.

Un metodo innovativo di contrasto alla dispersione scolastica che Fondazione Cariplo vuole condividere con la comunità

La prospettiva, da qui ai prossimi mesi, è proprio quella di rendere i ragazzi sempre più protagonisti delle attività: saranno realizzati dei laboratori su tutte le tematiche affrontate nel corso del primo anno di progetto, per stimolare le loro competenze trasversali e aiutarli a fare esperienze rispetto a quelle naturalmente previste nel corso dell’anno scolastico. Al tempo stesso, stiamo lavorando per dare continuità all’iniziativa e fornire alle scuole un metodo che possa essere adattato alle loro esigenze. Un metodo innovativo, sperimentato sul campo, supportato dai dati e capace di dotare le istituzioni locali di uno strumento per affrontare una delle più gravi emergenze del nostro tempo, con il contributo di tutti.

Carlo Mango – Direttore Area Ricerca Scientifica e Tecnologica Fondazione Cariplo

Camilla Andreazza – Programme Officer Area Ricerca Scientifica e Tecnologica Fondazione Cariplo

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